
 |
Il secolo XIX moriva, registrando negli annali della
sua storia centenaria una serie di persecuzioni e di oltraggi alla
Chiesa Cattolica.
Lallora Pontefice Leone XIII invitò i popoli ad erigere
Croci e Monumenti a Cristo Redentore sulle vette dei monti per confermare
e testimoniare la fede.
A tale invito si associò anche la Diocesi di Cerreto-Telese
e il 15 dicembre 1901 si formò il comitato per lerezione
su MontAcero di un monumento al Redentore.
Il 15 Aprile del 1902 fu dato lappalto della base piramidale,
alta m.10, da innalzarsi sul monte suddetto; il 15 maggio successivo
fu benedetta la prima pietra del colossale monumento e nei primi
di giugno fu ordinata la grandiosa statua, del peso di q. 16, di
ghisa bronzata e alta metri 3, alla ditta Zanazio di Roma, fusa
negli stabilimenti di Vaccoulers sulla Mosa (Francia); infine giunse
alla stazione di Telese il 10 settembre 1902.
Il 3 ottobre la Sacra Statua fu portata da Massa su MontAcero
e dopo 18 giorni di durissimo e intenso lavoro, con funi e carrucole,
molti operai riuscirono ad ergere la Statua.
Finalmente, il 30 novembre 1902, tra suoni, canti e fuochi dartificio,
alla presenza del rappresentante del vescovo, arciprete
Don Gabriele Biondi, del comitato, dellarciprete di Massa
don Ferdinando Franco, del sindaco di Faicchio Pasquale Franco,
del clero e del popolo tutto, si benedisse e si inaugurò
il colossale Monumento che con atto solenne fu consegnato al comune
di Faicchio.
Notizie tratte dal giornale della
diocesi Cerreto-Telese del 30 Novembre 1902.
Nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre 1974 la furia
del vento strappò la statua dal suo basamento piramidale
facendola cadere a terra. I danni al Cristo Redentore furono ingenti
e solo grazie allopera e allimpegno del sig. Emilio
Bove, di San Salvatore Telesino, la statua venne restaurata e, a
mezzogiorno di giovedì Santo del 1979, fu sistemata sulla
sua base imponente.
|